TECNOLOGIA &BUSINESS

 
 
 

Novità Windows 7: rilascio, requisiti e programmi Windows 7

 
HOME DEL DOSSIER

Windows 7, l'industria e il business

I nuovi pc nati per Seven

Windows 7 in pratica

Cos'è e come funziona

Come è fatto


Gli impatti finanziari di Seven non saranno drastici

di Gianni Rusconi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
08 ottobre 2009

L'incognita è la seguente: come recepirà il mercato la disponibilità di Windows 7? Le prospettive sono buone ma c'è da fare i conti - per Microsoft e per i produttori di computer – con una situazione economica ancora difficile e una predisposizione a nuovi investimenti in informatica, in seno alle aziende, oggi molto limitata. Non a caso vari analisti sostengono che l'impatto vero di Seven sulla domanda di pc si sentirà a partire dalla seconda metà del 2010, quando il peso degli acquisti a livello enterprise sarà sostanziale. Stimare quindi i possibili impatti finanziari del nuovo sistema operativo sul bilancio di Redmond nel breve e lungo termine è operazione difficile ma non impossibile. Almeno per vari esperti d'oltreoceano, di cui riportiamo le analisi.

L'importanza di Windows nel bilancio di Redmond
Il business di Microsoft regge di fatto su cinque filoni di attività: client (Windows), server e tool di sviluppo (Windows Server), servizi on line (Live Search, Messenger e altri), business (Office e Dynamics) ed entertainment and devices (la Xbox 360 e i lettori musicali Zune). Negli ultimi cinque anni il primo, e cioè le vendite di Windows Xp e Vista, hanno coperto circa il 30% dei ricavi complessivi del gigante di Redmond e, soprattutto, inciso nell'ordine del 70% sugli utili lordi. Alcuni dati di bilancio rendono bene l'idea del peso specifico di Windows nell'economia delle operazioni della società di Redmond. Il trimestre fiscale chiuso al 31 marzo 2007, due mesi dopo il lancio sul mercato di Vista, le entrate generate da Windows furono di 5,3 miliardi di dollari rispetto ai totali 14,4 miliardi; i profitti operativi delle attività client, nello stesso periodo, furono di 4,3 miliardi rispetto ai 6,6 miliardi registrati nel complesso. Nell'intero esercizio 2007, terminato al 30 giugno di quell'anno, la divisione Windows incise sugli utili lordi con 11,5 miliardi di dollari, portando gli stessi a superare quota 18,5 miliardi. E per ogni dollaro generato dalle vendite di Xp e Vista nelle casse di Microsoft sono finiti 75 centesimi di dollaro di profitto prima delle tasse.
Quanto sia e sarà vitale Windows per la società nordamericana è facilmente intuibile: senza sarebbe comunque in utile, ma non avrebbe la forza per giocare nel mercato hi-tech in una posizione dominante. L'avvento di Seven, alla luce delle considerazioni di cui sopra, è quindi atteso con grande curiosità dalla comunità finanziaria internazionale e tutto lascia credere che gli impatti finanziari del nuovo sistema operativo saranno molto significativi. Anche Vista, nel trimestre fiscale che vide la sua disponibilità sul mercato, contribuì in modo sostanziale a far lievitare i ricavi complessivi di Redmond di circa quattro miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e a far crescere di 1,8 miliardi di dollari gli utili operativi generati dalle attività Windows nel loro insieme. Il tanto vituperato sistema operativo che verrà sostituito da Seven ebbe un ruolo decisivo nel computo dei ricavi dell'intero esercizio fiscale 2007: le 55 milioni di licenze vendute (dato interno Microsoft) aiutarono la società a produrre un rialzo, rispetto al 2006, di sette miliardi di dollari alla voce ricavi e di 1,5 miliardi alla voce utili.
Che Windows Vista diede una forte spinta alla crescita del business di Microsoft nell'esercizio 2007 lo dicono i bilanci; è però anche vero che la crescita globale dei ricavi di quell'anno fu del 15%, una percentuale superiore all'11% del 2006 ma inferiore al 18% del 2008. Il penultimo esercizio è stato quindi chiuso in forte rialzo e il merito non è attribuibile alle vendite di Windows, stabili nella loro escalation del 15% anno su anno dal 2004 al 2008. Furono infatti i ricavi prodotti dalle divisioni server, business ed entertainment a regalare al Ceo Steve Ballmer grandi soddisfazioni. Più significativo, invece, è stato l'impatto di Vista sugli utili della divisione client, visto e considerato che i profitti operativi dell'esercizio 2007 salirono del 13% e quelli del 2008 dell'11%, rispetto a una crescita del 4% e del 7% nei due anni precedenti il lancio sul mercato del sistema operativo.

La "bottom line" di Seven
Le licenze di Windows sono fonte di grandi utili per Microsoft e su questo non ci sono dubbi di sorta. Gli analisti rimarcano però come dall'avvento di Xp nel 2001, i ricavi del gigante del software non siano cresciuti così tanto in concomitanza dell'arrivo nei negozi di una nuova versione del sistema operativo. Perché questo? La risposta più plausibile chiama in causa Office e le applicazioni Dynamics (Erp e Crm), che negli ultimi cinque anni hanno generato maggiori ricavi in valore assoluto rispetto a quelli prodotti dalla divisione client. Una seconda osservazione riguarda gli utili: ormai è provato che solo nell'esercizio fiscale del lancio sul mercato di una versione di Windows questi registrano una crescita doppia, crescita che poi si esaurisce fino al momento del rilascio della nuova release. Per Microsoft è quindi preventivabile ciclicamente un corposo salto in avanti dei profitti del business di Windows ogni tre anni – l'evento si è verificato nel 2001, nel 2004 e nel 2007 - e molti sono gli indizi che lasciano presupporre che simili impatti li porterà nel 2010 anche il nuovo nato Seven. Windows 7 vedrà il mercato fra tre settimane e gli analisti finanziari sono certi che gli utili dei prossimi due trimestri fiscali schizzeranno verso l'altro; più difficile sarà vedere un incremento sostanziale del fatturato, che infatti si prevede possa aumentare ai ritmi consolidati (recessione a parte) dal 2001 in avanti. In definitiva Windows 7 non dovrebbe cambiare drasticamente le performance finanziarie di Microsoft: il picco di profitti si assorbirà nell'arco dei 12-18 mesi e la curva di crescita dei ricavi non subirà particolari scossoni. Questo, almeno, dice la storia degli ultimi dieci anni della più grande e profittevole software house al mondo.

08 ottobre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-